Enrico Cecchetti.
Enrico Cecchetti (Roma, 21 giugno 1850 – Milano, 13 novembre 1928) è stato un ballerino e coreografo italiano.
Cecchetti, il maestro di danza più famoso del XX secolo, nacque in un camerino del Teatro Apollo di Roma. Era figlio d’arte: anche il padre Cesare e la madre Serafina Casagli erano danzatori così come la sorella Pia, il fratello Giuseppe, gli zii Maria, Raffaella ed Antonio. Ballerini rinomati furono pure sua moglie Giuseppina De Maria, i figli Riccardo e Grazioso, il nipote Riccardo.
Il padre avrebbe voluto un altro futuro per lui ma Enrico voleva studiare danza. Così il padre decise di iscriverlo alla scuola Giovanni Lepri a Firenze. Studiò anche con altri due colleghi del padre: Cesare Coppini, che insegnava a La Scala a Milano, e Filippo Taglioni, padre della famosa ballerina, Maria Taglioni. Tutti gli insegnanti di Cecchetti erano stati allievi di Carlo Blasis, famoso maestro del Teatro alla Scala e questo contribuì a formare il metodo di insegnamento di Cecchetti che seguiva le teorie di Blasis contenute nel libro: “Traité Elementaire, Technique et Practise de l’Art de la Danse”, pubblicato in 1820.
Enrico a cinque anni fece il primo debutto in un teatro a Genova. In seguito, con la famiglia, andò in tournée negli Stati Uniti con una piccola compagnia.
Il debutto vero e proprio avvenne a vent‘anni nel 1870 al Teatro alla Scala in Gods from Valhalla. In seguito danzò nei Teatri più importanti. Nel 1872 partecipò, con il padre e la sorella Pia, all’inaugurazione del Teatro Annibal Caro a Civitanova Marche, cittadina di origine della famiglia.
Nel 1887 debuttò in Russia, a San Pietroburgo, in The Tulip from Harlem (coreografia di Marius Petipa). Fece davvero sensazione per la brillantezza delle sue batterie (salti battuti), per i salti sorprendenti e le pirouettes vorticose.
Dal 1887 al 1902 fu maître de ballet in seconda, primo ballerino al Teatro Mariinskij ed insegnante alla Scuola Imperiale di San Pietroburgo. Fu considerato il ballerino più raffinato del suo tempo. Creò e danzò il ruolo en travesti della strega “Carabosse” e il ruolo dell'”Uccellino Azzurro” alla prima rappresentazione del balletto La bella addormentata di Petipa nel 1890, dimostrando qualità di mimo eccezionali. Per il suo strepitoso virtuosismo venne chiamato il ciclone.
Dal 1907 al 1910 fu maestro privato di Anna Pavlova.
Dal 1910 al 1918, fece parte della compagnia dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev. Pare che nessuno dei ballerini che Diaghilev voleva nella sua compagnia avrebbe mai accettato di lasciare il maestro con il quale studiava: Enrico Cecchetti. Così Diaghilev, impresario furbo e attento, assunse maestro e allievi.
In seguito Cecchetti aprì una propria scuola a Londra frequentata dai più grandi ballerini del momento e qui Cyril W.Beaumont, con l’aiuto di Stanislas Idzikowski, ballerino polacco trapiantato a Londra, e la supervisione dello stesso Enrico, pubblicò, nel 1922, il manuale del metodo Cecchetti dal titolo A Manual of the Theory and Practice of Classical Theatrical Dancing e promosse la formazione della Cecchetti Society confluita in seguito nella Imperial Society of Teachers of Dancing (ISTD).
Nel 1925, il Maestro, fu chiamato da Arturo Toscanini a dirigere la scuola del Teatro alla Scala. Era la realizzazione di un sogno quella di tornare in Italia ad insegnare e Cecchetti, benché già vecchio e malato, accettò. Nel 1927 morì la sua amata moglie e questo fu un durissimo colpo per lui. Il 12 novembre 1928 si recò come al solito alla Scala alle nove di mattina per la lezione. Colto da malore durante la classe, perse conoscenza e morì il giorno dopo, il 13 novembre. Le sue spoglie, per desiderio del nipote Prof. Giorgio Cecchetti, Presidente del locale Museo Etnografico e dello Strumento Musicale a fiato riposano nel piccolo cimitero di Quarna Sotto località posta sulle alture del Lago d’Orta in Provincia di Verbania, il paese noto per la costruzione degli strumenti a fiato.
(fonte Wikipedia)
Il Resto del Carlino – Sabato 10 Luglio 2010
“Il successo USA di Nicola Fioretti, il pittore “futurista” della danza
E’ definito il pittore della danza e le sue opere sono volate fino a New York in occasione del concorso internazionale di danza “Youth America Gran Prix” e le sue brillanti figure allietano ora la scuola “J. Onassis” dell’American Ballet, nonché gli studi privati di maestri di danza di scuola cecchettiana di Franco De Vita e Raymonds Lukens.
Lui è Nicola Fioretti, pittore civitanovese tra i più apprezzati, la cui formazione artistica è vicina al Futurismo marchigiano e non per nulla è stato amico discepolo di Ivo Pannaggi. Dopo essere passato dalle tematiche sacre a quelle sociali, Nicola Fioretti è approdato alla danza ove, secondo il giudizio della critica “riesce a esprimere al meglio la vitalità del movimento, fermato in un flash di colore”.
Sono gli stessi ballerini ad apprezzare incondizionatamente le sue opere e tra gli estimatori conta anche personaggi del calibro di Robert North.
Scrive di lui Livia Brillarelli, esperta di danza: “Nel 2008, Fioretti ha partecipato alla commemorazione di Enrico Cecchetti al Centro Nazionale di Danza di Parigi ricevendo le congratulazioni di Monique Barbaroux, oggi personaggio chiave della cultura francese”.
“Il vivace mondo dei ballerini è molto affine al suo modo di sentire ed interpretare la realtà. Davanti ai visi vuoti e muti dei suoi soggetti danzanti l’attenzione viene catturata dalla luce delle tinte accese nelle forme geometriche in movimento e si avverte una misteriosa vibrazione, un’animazione coinvolgente che travalica i limiti del quadro.
Questa piacevole sebsazuibe viene prontamente riconosciuta sopratutto dai ballerini professionisti, che amano possedere un’opera originale di questo pittore, tra i diversi estimatori cè anche Robert North, famoso ballerino e coreografo inglese, direttore artistico del Ballet Lambert del Regio di Torino.
Nel 2008 Fioretti ha partecipato alla commemorazione di Enrico Cecchetti al Centro Nazionale della Danza di Parigi, presentando cinque opere in tecnica mista, riguardanti il tema della danza ed ha ricevuto le congratulazioni ed il ringraziamento di Monique Barbaroux, chene ha assicurato l’esposizione permanente nella mediateca del Centro. La Barbaroux attualmente è il personaggio chiave del Ministero della cultura francese, è stata direttore generale del centro Pompidou, della Commedie e del cinema. Altre opere sono entrate a far parte delle collezioni private delle scuole di danza cecchettiane di Forlì, Firenze e Massa Carrara.
Nel 2010 le opere di Fioretti sono volate fino a New York in occasione del concorso internazionale di danza “Youth American Grand Prix” e le sue vibranti figure allietano ora la scuola “J. Onassis” dell’ American Ballert, nonchè gli studi privati dei maestri di danza cecchettiani Franco De Vita (noto direttore della scuola) e di Raymond Lukens.”
Prof.ssa Livia Brillarelli
“Le ultime opere, in gran parte acquerelli, sono dedicate sopratutto alla danza: un vero e proprio omaggio al Maestro Enrico Cecchetti (uno dei personaggi civitanovesi più conosciuti nel mondo), in onore del quale bizzarre figure danzano e si muovono in un vortice di luce e colore!”
Salvatore Negro
“Da lungo tempo ero a conoscenza della scelta del pittore Nicola Fioretti di iniziare un’avventura pittorica legata al mondo coreutico, certamente scaturita dalla locale riscoperta della figura del maestro di danza Enrico Cecchetti (grazie all’infaticabile e preziosissima opera della prof.ssa Livia Brillarelli, a tutt’oggi la più importante studiosa del ballerino e coreografo a livello internazionale): l’occasione si è presentata nell’estate del 2011, grazie alla contemporanea presenza in città della professoressa americana Kathleen Tenniswood Powell, a Civitanova per trovare tutte le informazioni necessarie al completamento di un lavoro a carattere biografico su Cecchetti, nonché del famoso fotografo svedese, Bengt Wanselius, in passato strettissimo collaboratore del grande regista Ingmar Bergman ed oggi dedito all’esplorazione fotografica del mondo del balletto, da me incontrato casualmente nel corso dell’allestimento di una sua personale all’interno del Festival “Civitanova Danza”.
La studiosa ed il fotografo hanno accolto con curiosità il mio invito di fare visita al Maestro: curiosità trasformatasi subito in entusiasmo e commozione dinanzi ad un uomo non più giovane che, con disarmante semplicità, letteralmente li “inondava” con centinaia di coloratissimi e magnifici “studi” sul movimento, rimanendo a propria volta quasi disorientato e commosso dall’incontenibile stupore dei due esperti…
Nicola Fioretti.
La “febbre del dipingere”.
Un impulso irrefrenabile, nell’istante in cui il “bianco” della tela o di un semplice foglio mostrano la voragine di infinite possibilità.
Corpi affusolati e senza volto, cristallizzati in fantasmi di movimenti immaginati; decantazioni grafiche di una danza, che sembra rivelare la propria naturale dinamicità, tracimando dai confini obbligati di un pezzo di carta, per espandersi, imperiosa, in innumerevoli altri …
L’azzurro, il rosso, il nero e l’oro, rivelatori della magìa sgorgante dalla sua colorata interiorità”
Andrea Foresi
Accademia Augusto Vestris, Parigi
A.F.M.D.C. – (Associazione. Francese Maestri Danza Classica) Parigi
Omaggio a Enrico Cecchetti (5 Opere) al C.N.D. – Centro Nazionale Danza, Parigi
American Ballet, Scuola J. Onassis Kennedy, New York.
c/o Prof.ssa Kathleen Teensvood Powell, Houston, Texas.
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